mercoledì 31 marzo 2010

Ricky Martin, gay?!?! Ma va, non ce ne eravamo accorti!

In genere io non faccio pettegolezzo suivip, ma non perché non mi interessi, perché per starci dietro dovrei non lavorare! Mi stupiscono come river-blog e spetteguless scrivano (ognuno a modo proprio) di chiacchiere che fosse per me dovrei stare ore a navigare per trovarle! Comunque, oggi mi abbandono ai media, e mormoro anche io! Stamattina mentre controllavo la posta, yahoo mi mette in prima pagina che Ricky Martin è gay! Cioè, a parte che non serviva una veggente per capirlo, ma la cosa più entusiasmante (!) è che io conosco uno che c’è stato con Ricky (quando ovviante non era ancora nessuno, al massimo aveva fatto un episodio di lov boat e canticchiava con i fratelli). Ora sarete curiosi del commento che mi hanno dato! Qui ci andrebbe uno di quei commenti da “frocia-acida-lamentosa a causa della scarsità di frocie attive” ma siccome io sono un signore, mi limiterò a dire che “‘una dòna completa e le piace il cazo come il cioccolata, si o no?!?!” (PS: chi me l’ha raccontato, E., è colombiano e aggiungeva sempre “si o no?!?!?” a ogni fine frase!). Certo non capisco perchè i gei certe volte usano il commento "passivo" come dispreggiativo e gli attivi vengono considerati come una rarità o come dei geni tra gli stolti! (magari dovrò fare un post specifico per questo!). Comunque, dai Ricky, ce potevi pensà ‘n’attimento prima a fare l’auting!


PS: troppo caruccio con i figli!

Matteo B. Bianchi vs Insy Loan




Che dire: la forma mentis scolastica insorge in me quasi come un vomitare imprevisto! Ho letto due libri, e pensa che ti ripensa, mi viene di paragonarli, un po’ come quando a scuola ho fatto una relazione sulle poesie "La pioggia nel Pineto"di D'Annunzio e "Piove"di Montale… credo di non aver neanche letto le poesie, mi è bastato scopiazzare le critiche (a valanghe!). E’ strano come critici letterari hanno tonnellate di argomentazioni su qualcosa che certe volte appare con un soggetto di un film la cui sceneggiatura ha battute diverse… ma sicuramente sono le battute, ovvero come le cose vengono dette, che fanno del soggetto la sua bellezza. Altri dicono che è semplicemente un'idea rubata. Comunque a parte sproloqui e deliri vari, ho appena finito di leggere due libri: “Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà” di Insy Loan e “Generations of love” di Matteo B. Bianchi. I due libri sono accomunati dalla tematica: si parla della vita di due ragazzi gei in forma autobiografica. Dove finisce la vita dell’autore e inizia il personaggio non si sa (o almeno io non ho voluto indagare). Matteo B. Bianchi è un ragazzo nato e cresciuto in un minuscolo paese nell’interland di Milano (e da dove non se ne va) mentre Insy Loan viene da Chieti e si trasferisce/scappa a Roma all’età di 19 anni per iniziare l’università (mai finita). I due romanzi sono ben scritti e scorrevoli, anche se la scrittura di Insy Loan mi è scivolata veramente veloce con il suo modo di narrare da cartone animato che mi ha fatto ridere molto come non mi capitava da molto leggendo un libro. Devo dire che il romanzo di Matteo B. Bianchi è più universalmente comprensibile (mentre se non sei romano o non vivi a Roma, Insy Loan diventa ostrogoto) e per certi versi mi sono anche identificato. Sì, “Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà” fa molto ridere, ma alla lunga diventa “un po’ noiosetto”! Dopo un po’ ti scocci di leggere le cose che senti a destra e manca e luoghi comuni dei gei detti dai gei stessi! In questo Insy Loan è coerente fino alla fine. Infatti, benché alla ricerca dell’amore (e per un po’ lo trova pure), dopo varie peripezie (anche al limite del credibile), Insy si ritrova da solo e forse anche contento (!) così si può dedicare al suo fine ultimo: essere la più puttana della città (tanto glielo dicono pure in faccia!). Matteo B. Bianchi ama più il finale political cerrectli: l’amore trionfa. Tra i due non so chi sia più sprovveduto, se Insy, che si fa appiccicare un ciuin gam ar culo in un impeto di un conilingus, o Matteo, che si fidanza per due anni con un etero con cui non fa sesso! Sta di fatto che tra i due libri ci sono circa 20 anni, e il modo di fare dei gei è cambiato tanto (come il mondo, del resto!). “Generations of love” mi ha colpito, perché, per me che vengo dal paesello, gli anni 80 di Matteo sono stati i miei anni 90 (tranne per i venili che erano già un passato remoto! io ascoltavo in cd dei Take That). D’altra parte come Insy, anche io sono andato via dal paesello per vivere a Roma (che amo e che mi fa sognare), ma non per questo ho l’ambizione di dare il benvenuto a tutte le niu entri del mondo gei! Per i più nostalgici, leggete Matteo B. Bianchi, per quelli con la risata da sciampista, abbandonatevi a Insy Loan! Quale è piaciuto a me? In “Generations of love” ci sono troppe cose che mi ricordano il mio passato, certo non ha i glitter di “Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà”, ma mi ha regalato piacevoli ricordi di una generazione passata. Insy, mi sei piaciuto tanto anche tu, ma a furia di stare tutto il giorno in piedi a fare la sciampista mi sono venute le vene varicose!

lunedì 15 marzo 2010

Mine vaganti


Ieri sera sono andato a vedere Mine Vacanti (finalmente!) in centro con P. e altri amici (tra cui D. della rubrica “le frasi di D.). Premetto che il cinema era pieno stracolmo! Il 50% era ovviamente gay che nei film di Ozpetek si vede, rivede e stravede sempre, qualsiasi cosa narri la storia! Il restante 30% era composto da radical scic che ha amici gay e pensa di comprendere i gay e che sono persone “normali”. Il 20% restante, non so, mi figuro che siano simpatizzanti gay con la famiglia a carico che invece vorrebbero essere gay veri e propri ma si trovano incastrati in un mondo che non gli appartiene. Si riconoscono dalle lacrime che trattengono malgrado tutti gli altri ridono a crepapelle per le battute del film. Parentesi a parte, il film è stato troppo bello, anche se devo dire che mi serve rivederlo, perché sono uscito con la convinzione che mi sia sfuggito qualcosa. La storia narra di Tommaso che ritorna a casa per fare un grande annuncio: è gay. Ma c’è un colpo di scena che non vi sto a raccontare per non rovinarvi il film.
F., un mio amico, che ha lavorato con Scamy (Scamarcio) in altri film, diceva che nel recitare non lo vedeva a suo agio. Preziosi è davvero figo e recita benino, ma il più bravo è Pecci. Quando fa il gay che cerca di fare l’etero è troppo divertente! 10 e lode a Pecci. Anche i personaggi femminili sono molto azzeccati. Lunetta Savino è mitica anche se io mi sono immedesimato in Elena Sofia Ricci (!), ovvero quella che sa tutto, fa finta di niente e fa quello che vuole! Beh si, sono mostruoso, l’ammetto! Sob! Ennio Fantastichino, nel ruolo del padre è stato magnifico per me (forse mi ricordava il mio? Noooo niente psicologia spicciola!). Questa non è una recensione, ma un elogio! Proprio non riesco a vederci lati negativi. Ma vuoi la compagnia, vuoi la leggerezza della sera, io mi son divertito tanto (credo che anche il pubblico si sia accorto di questo perché ridevo come una iena davanti ad una mandria di buoi morti!).
Voglio fare un unico pensiero su questo film: mi piacerebbe che l’amore e il perdono vincessero sempre e che dire “ti amo” alla persona che ami fosse la cosa più semplice. Un padre e un figlio si dovrebbero amare comunque e sempre.

lunedì 8 marzo 2010

La crenina ustionapipino!


Tiriamo un po’ le somme: due mesi e 10 giorni circa di dieta (con varie eccezioni purtroppo!) e risultato è che sono dimagrito 2,4 Kg e 5 cm al girovita. Quest’ultima settimana è stata quasi catastrofica: sono dimagrito solo 200 grammi però ho tolto un centimetro al girovita! Comincio a pensare che forse forse la palestra e la piscina fanno effetto: sto sostituendo la massa grassa con quella magra!!! Wow! Se poi aggiungo che domenica sono andato a pattinare e a parte aver disintegrato le ruote dei pattini (il resto in buono stato l’ho lascito sul Lungotevere altezza Porta Portese per chi interessasse) non ho avuto il fiatone! mi sento ad un passo dall’espressione magnum!!!!! Però (che palle ‘sti però) quando mi guardo allo specchio le vedo sempre… le maniglie dell’amore che non vanno via! Ed è per questo che ho deciso fare un piccolo acquisto: Iodex Uomo F concentrato! Questa simpatica crema (100 ml costano circa 20 euro) dovrebbe distruggere le mie maniglie dell’amore! Gli effetti sono tangibili solo dopo tre settimane di applicazione mattina e sera, il che significa che 100 ml a malapena serviranno per una settimana e sicuramente mi costerò un po’! Però ci voglio provare! E voglio affiancare a questa prodigiosa crema (un mio amico se l’è versata per sbaglio sul pisello e ha avuto una specie di ustione… che paura!) esercizi per i fianchi! Aspetto che arrivi la crema e cerco gli esercizi! Vi aggiorno! E poi, vorrei provare anche, quando cambia l’orario, a fare una corsetta mattutina! Mi sento già un bodi addictted!!! Elle Macpherson, arrivo! Ma durerà?!?!

Il mio viaggio nel mondo delle droghe


Ci sarà pure crisi economica, ma al cinema ultimamente trovare un posto decente è diventata un’impresa! Due ore prima dello spettacolo, Alice nel paese delle meraviglia 3d aveva tutti i biglietti esauriti mentre la versione non 3d aveva a malapena una ventina di posti! Ok, tanto il 3d per alcuni film è superfluo! La combriccola (ovvero, M. ha deciso per tutti) ha deciso di limitarsi al non 3d! Premetto: non ho letto né il romanzo né ho mai visto il cartoon (che infanzia infelice!), però questa versione mi è piaciuta molto! Non è proprio il mio genere, ma l’assordo ottocentesco fatto di indovinelli (di cui si è persa la soluzione), giochi di parole al limite del comprensibile e pasticcini e pozioni che ti stirano e ristringono, (che, diciamo pure, magari ricordano quei dolcetti che sono legali solo nei coffi sciop di Amsterdam) il film va avanti che è uno spasso. Certo mi sarebbe piaciuto un intreccio maggiore tra realtà del film stesso e il meraviglioso mondo di Alice, però è ok così, il mio viaggio nel mondo delle droghe me lo sono fatto anche senza drogarmi mai! Mi sento la Lepre Matta, ma voglio essere Stregatto!!! miaooooo!

Ma ieri M. che c’aveva che non ha neanche mangiato le lasagne al salmone?!?!?!?

domenica 7 marzo 2010

L'ultimo Sanremo del millennio


Ieri sera, dopo aperitivo/compleanno alla Balduina (“che zona scic, quasi quasi cerco casa qui”, ho pensato, prima che controllassi i prezzi!) io e P. ci siamo letteralmente catapultati a teatro! Avevo letto a proposito di una commedia gay (PS: questo aggettivo è un po’ usato come esca per fare andare dei gay a vedere tutto ciò cha ha qualcosa di gay) che mi sembrava interessante. Teatro dell’orologio (per chi non lo sapesse, sta a piazza dell’Orologio, e che fantasia!). Su internet avevo letto che costava 10 euro, invece erano 15 euro (!), 13 di biglietto + due di tessera: decisamente troppo per una compagnia sconosciuta e per un teatro che quando guardi gli attori devi fare slalom tra la teste di chi ti sta avanti e beccarti le imprecazioni di chi ti sta dietro! La commedia si chiama “L’ultimo Sanremo del millennio” e parla di gay guariti, ma non troppo, che si riuniscono per la finale di Sanremo del ’99 (non c’è cosa più gay!). Tra un gay che fa l’attore etero porno (con problemi di erezione!), la suora straniera sadomaso, la padrona di casa vogliosa di uomini ma attorniata di gay, un quasi suicidio davvero inspiegabile, un professore matto e tante (troppe) macchiette gay la commedia va avanti con interessanti risvolti (oserei dire che ho trovato due tre cose geniali!) ma, come ogni commedia che si dà l’aggettivo gay, deve essere (purtroppo) tutto favoloso e troppo sulle righe! Io sarò anche prevenuto, ma c’erano tutti i cliscié dei gay! se non fossero stati spudoratamente gay gli attori (non tutti però), avrei detto che era il banale modo degli etero di vedere i gay! Mah! Ve la consiglio? Se vi volete fare due risate senza nessun altra analisi, sì.

lunedì 1 marzo 2010

Sono finito sull'aifon di Marco Mengoni!

Prendi un sabato pomeriggio, una starlett appena uscita da un realiti e frotte di ragazzine (anche non biologiche!) con l’ormone a palla; metti tutto questo insieme in una libreria non adatta a contenere l’ormone di ‘ste sgallettate e quindi agita prima dell’uso! Ecco, questa è stata la presentazione del cd di Marco Mengoni, “re matto”, alla Fnac del centro commerciale Porta di Roma. Io e P., dopo essere stati presi da Marco e dalla sua esibizione a Sanremo, ci siamo chiesti come è dal vivo e che effetto fa la sua voce. Peccato che non avevamo fatto i conti con i suoi fan! Arrivati alla Fnac ci siamo messi in fila per aspettare che aprissero la saletta dove in genere fanno gli sciocase… gira che ti rigira (nel frattempo, vista la fila che facevamo, abbiamo comprato il cd per farlo autografare) arriva Marco e le ragazzine (e forse anche io, non so, non mi ricordo bene) vanno in visibilio! Marco sale su di uno scaffale e ci riprende con il suo ifon (guarda il video!). Dopo poco uno della sicurezza ci dice di andar via… e così abbiamo scoperto che ‘ste scatenate sgallettate stavo in fila dalla mattina! Vah beh, non voglio fare altre critiche visto che io ho fatto 35 ore di fila per il concerto di Madonna fuori all’Olimpico a Roma! Però ora io e P. ci ritroviamo un cd dal saund non male ma dai testi adolescenzialiiiiii e senza autografoooo! E mo che ce facciamo! Che sòla! In tutto questo tram tram del week end (compreso attacco di allergia!) sono arrivato a 73,6 Kg e girovita 96 cm… questo prima che domenica ritornassi dalla mia mammì che mi ha farcito i fianchi per bene (e mi ha dato pure le provvisteeeee! Meno male che c’è P. che mi aiuta a mangiare!). Svengo dal sonno!!!