giovedì 10 giugno 2010

Il gatto che si morde la coda

Due ore perse per riorganizzare il mio CV in vista di nuova partecipazione a concorso super blindato. Mentre il CV cresce letteralmente di peso (il che significa che per inviarlo non potrò più utilizzare la raccomandata ma il pacco postale) comincia ad affiorare un nuovo pericolo: da “troppo alle prime armi, le possiamo offrire uno stage senza stipendio, proprio per farle un piacere” a “troppo specializzato, lei ci costerebbe troppo”!. Ironia? No, è la verità! Oramai l’epoca degli stages senza rimborso spese è finita (cioè, io mi rifiuto, preferisco stare a casa a non fare le pulizie preso dalla depressione della disoccupazione e prendermi i rimproveri di P.!). Allora uno si butta sui concorsi pubblici. Che te lo dico a fare, se ad un concorso per 40 posti si sono presentati in 16000, uno veramente si dice “meglio fare un giretto a Lourdes!”. Questa volta il mio CV l’ho preparato per partecipare ad un concorso pubblico con UN UNICO POSTO! Mi chiedo chi me lo fa fare, se nelle caratteristiche del concorso ci sono dei requisiti talmente particolari che manca solo il nome e cognome di chi è già il candidato ideale! Verrebbe spontaneo da dire: “Stamo in Italia!”. A me verrebbe spontaneo da dire: “ma non famo prima ad abolire ‘sti concorsi da disperati?”.
I concorsi riservano sorprese: sono riuscito a fare amicizia con le persone più strampalate, malgrado di fatto eravamo in competizione. La parte più interessante del concorso sono le prove! Prima di tutto, la gran parte della gente viene dal sud, e ti senti vampate di lingua incomprensibile a destra e manca. Secondo, alcuni, per risparmiare, fanno un proprio e vero viaggio della disperazione e partono la notte prima per stare belli stanchi e distrutti al concorso! Certo, se penso che io non vado a fare colloqui in posti troppo lontani da casa mia ma sempre nella stessa città, dovrei sentirmi proprio un essere insignificante… vah beh, ma io sono gay, e devo essere per forza scic e arrivare al lavoro tutto profumato! Se il lavoro sta dall’altra parte della città arriverei trafelato e con le ascelle pezzate! Sempre in fase di concorso, dove ovviamente è vietato copiare, tutti si presentano anche in estate incalzante con pantaloni con tasconi, maglia larga che nasconde una specie di pancera multitasche (che credo che sia caldissima!) e altri arnesi vari. E’ un organizzazione sofisticata da far impallidire lo studente alle prese con la maturità! Solo io dico una cosa: posso capire lo studente che quando si fa beccare ne inventa di tutti i colori, ma gli adulti che stanno lì a giustificarsi e arrivano alle lacrime singhiozzanti scuse se vengono cacciati proprio no! Un minimo di decoro! Ok, tutti siamo disperati, e senza lavoro si può essere ancora più disperati, però a tutto c’è un limite. Chissà se una scena lacrimevole potrebbe essere più efficace del mio approccio ai concorsi, ovvero “ad oltranza”! Prima o poi qualcuno si dovrà sbagliare e dovrà assumermi! Credo che farò prima a trovare qualcuno che mi raccomandi, ma per fare questo, bisogna essere già raccomandati a chi deve raccomandarti! Oddio il gatto che si morde la coda!

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