sabato 21 agosto 2010

Vacanze!!!!!

Dopo un viaggio di 6 ore, con tanto di co-viaggiatrice calabrese che dice di essere andata in vacanza in montagna, ovvero ad Ariccia (!), arriviamo a destinazione: Briatico, che come dice D., è la costa azzurra della Calabria.
Prime impressioni:
1 Villaggio economico = Villaggio carino ma pieno di famiglie con svariati bambini rumorosi e napoletani maschi che ci provano con le animatrici in modo pesantissimo! Per me sono al limite dello stolking!

2 Mi sono annotato ovunque di non andare più in posti etero ed economici, il tresciume è troppo anche per me che sono un amante del genere! E che cavolo, lavoro, una vacanza scic me la merito no?!

3 Stamattina siamo partiti da termini con dei boni incredibile a destra e sinistra (P. è rifatto gli occhi, come dice lui) per arrivare qui e rendersi conto che so tutti brutti! Credo che negli anni passati sia caduto un asteroide radioattivo oppure sia esplosa una centrale nucleare in questa zona!

Il minimarket è molto mini mini market! La cassiera, di cui dopo 5 minuti di cassa sapevamo tutta la sua vita, compreso che è dimagrita 26 kg (e non oso immaginare come era prima) e che le hanno "investito" la macchina (ma la macchina è una persona o qui il verbo investire si usa così?) non ci mollava più! A parte questo, il posto è carino, molto spettacolare a livello paesaggistico. Domani primo giorno di mare. Lunedì prendiamo il treno e dovremmo vederci con D. in una cittadina qui vicino. Ah, il villaggio è isolato su una scogliera (e noi siamo gli scoglionati?!?!), e per raggiungere la città con la stazione più vicina bisogna prendere la navetta... ovvero 20 euro a testa... che simpatici. Ora mi metto a studiare google maps per vedere se possiamo farci il litorale e poi risalire la rupe fino alla città! Se riusciremo ad avere salva la pelle avremo risparmiato 40 euro!

P. è costantemente attaccato al suo nuovo iPod Touch, che io gli ho regalato (mannaggia a me) dicendo ogni 10 secondi che questa è la vacanza dei suoi sogni, solo relax e relax. Vorrebbe brevettare il lettino con le ruote e con il brasiliano-schiavo che la mattina ti porta al mare e la sera in camera da letto e tutto questo senza scendere dal lettino!

lunedì 16 agosto 2010

Ferragosto & cronaca nera!


Siete mai stati sullo stesso marciapiede con un (presunto) omicida? Ecco, a me è successo! Ovviamente ne ero ignaro, anche se il fatto che barcollasse e fosse in boxer con il corpo completamente sparso di sangue mi avrebbe dovuto aiutare a capire. Nell’indifferenza totale della gente, solo io e dei ragazzi incontrati per caso ci siamo insospettiti e abbiamo chiamato la polizia… fortunatamente era l’ennesima segnalazione e dopo neanche 3 minuti sembrava di stare in una puntata di CSI Roma… molto Roma! Quando sono arrivati i poliziotti mi aspettavo una scena da low end order, con la faccia del tipo sospetto schiacciata sulla capotta e tanto di manette (il top sarebbe stato con manette bordate con le piume di struzzo!). Invece, i poliziotti accostano tranquillamente e parlano con il tipo. Tutto molto tranquillamente per poi farlo salire in auto!

Marconi si è trasformato in un vero paese, con tanto di signora anziana che faceva di corsa la spesa, che molla tutto, compreso i surgelati, per informarsi e partecipare alla vita di quartiere! “sicuramente sono stranieri” esclamato all’unisono da chi si avvicinava era il mast da dire. Ed effettivamente erano stranieri.

Ah, in tutto questo non vi ho detto che c’è scappata la lite e il morto (cioè, almeno credo, sapete, può darsi che qualcuno abbia detto “secondo me è morto qualcuno” e nel passa parola sia diventato “sicuramente è stato ucciso qualcuno!”). Io, dal mio punto di vista sempre del tutto fuori luogo e un po’ splatter nonché macabro, ho ipotizzato che la lite sia nata perché non si mettevano d’accordo su cosa fare a ferragosto, oppure che i programmi che passavano alla tele fossero troppo noiosi e all'ennesima replica di italia uno sia esploso tutto. Beh sì, sono proprio fuori luogo… dite che fosse fuori luogo anche il pensiero “ah, ora si è liberato un appartamento con dentro il morto, magari lo mettono ad un prezzo più basso!”… beh sì, il caldo rende proprio cinici!

Buon ferragosto passato a tutti!

domenica 8 agosto 2010

Osvaldo Supino al Gay Village

Ebbene sì, il trash esercita un fascino incontrollabile su di me! L’ammetto! Non ci posso fare niente! Ieri sera, al ghei village ho assistito all’esibizione di Osvaldo Supino (Osvi, secondo la fibbia della sua cintura) e l’ho pure filmata dall’inizio alla fine! Ecco, se tenete conto che prima c’era stato un concerto tribute Gianna Nannini, con una cantante molto brava (anche se si smanettava la patatina come fosse un uccellino!) che ho piacevolmente ascoltato ma di cui non ho fatto neanche una foto perché troppo brava a tal punto da risultare banale! (sì, succede anche questo!). Osvi invece si è presentato come un misto tra una sfranta, Britnei Spirse, Ledi Gaga, Janet Jecson e con tanti coretti da parte del pubblico che all’unisono recitavano: “Passiva! Passiva!” . Meno male che l’unione fa la forza! Qualcuno gli ha anche gettato un tappo di bottiglia per fare il simpatico. Osvi sarà pure molto trash e sfranta, ma il pubblico era proprio coatto, il che non si addice a “signorine” che frequentano il ghei village. Avete presente quelle persone che sono passivi e non lo dicono perché si vergognano (e di che poi) e il primo insulto che gli viene in mente è proprio “passiva”? Beh, questo mi è sembrato il pubblico del ghei village ieri. Dal canto mio, il trash di Osvi mi è piaciuto proprio!

Qui il link con la sua esibizione!

giovedì 29 luglio 2010

Brotherhood - Fratellanza


Ieri sono riuscito ad andare a vedere Brotherhood. Dentro di me, mi sono detto “finalmente”, visto che molte persone che l’avevano visto mi hanno detto che “ti apre la mente”. Quindi, devo dire, che ero carico di aspettative. Io e P., siamo andati al cinema Eden con un nostro amico, A., il quale scrive recensioni in anteprima per il cinema. Neanche ve lo sto qui a dire, in sala non eravamo gli unici ghei, anzi a pensarci bene, eravamo tutti ghei, proprio tutti (ad esclusione di due lesbiche!). Allora, vi faccio un riassunto delle mie impressioni:
1) Ok, posso capire che è un film indipendente e a basso baget, ma almeno uno, e dico uno, attore capace di recitare e soprattutto che sia guardabile, potevano metterlo! Un 10 allo sforzo dei doppiatori che hanno cercato di dare enfasi alla recitazione.
2) La storia, credo che l’abbia scritta un adolescente. Troppo banale. Se fosse stato un dvd non l’avrei visto neanche a 2x, almeno a 32x! Voglio dire, ne la corazzata Potëmkin c’è più azione!
3) I dialoghi: dico, ma vogliamo scherzare? Erano gli stessi dialoghi de l’ispettore Derrik degli anni ‘80! Non si possono fare delle battute assolutamente non divertenti e tutti gli attori ridono! Forse ero ad un film surreale e non me ne sono reso conto!?
4) Non definite la regia di Brotherhood artistica, perché non lo era! Credo che non avessero i soldi per un carrello! E poi sti primi piani sfocati, ma che me stanno a rappresentà!
5) La battuta clu del film è “che cosa stai facendo!”
Ecco, vi dico che il mio voto è 3 ad essere buoni (da notare che gli hanno dato anche il Marcaurelio d’oro!). Ciononostante, voglio tirare una conclusione e non fare nullo il tempo che ho passato al cinema. (PS: Se andate a vedere il film, meglio non leggere!). Nel film si passa da una fratellanza che si forma a una che si distrugge. La fratellanza tra due veri fratelli, dove il più forte Jimmy cura il più debole, Patrick; l’unione di Lars alla fratellanza neonazista per fuggire dal sistema che sente troppo stretto; fratellanza virile tra Lars e Jimmy; la distruzione di fratellanza tra Jimmy e Patrick, quando quest’ultimo capisce l’altarino tra il fratello e Lars; l’esclusione dalla fratellanza neonazista di Jimmy e Lars; e, il colpo di scena, due membri della stessa fratellanza (ignari di esserlo) che cercano di uccidersi. Almeno alla fine, Patrick entra a far parte della fratellanza neonazista, contento lui! Credo che la morale sia che la vera fratellanza è quella in cui puoi essere quello che vuoi, e il legame è più forte di quanto può essere forte un legame con un fratello vero…. Oppure che se vai a picchià i ghei, magari questi te la potrebbe pure far pagare? Il finale political incorectli è la cosa più interessante.

giovedì 22 luglio 2010

Marco Mengoni è Gay?


Stamattina su iau leggo della notizia che un certo Fabri Fibra ha scritto in un verso di una sua canzone (ovvero ‘na cantilena) che Marco Mengoni è gay. La cosa non è che mi lascia perplesso più di tanto per ovvi motivi. . Dopo un po’ ho rianalizzato la cosa. Ok, non so neanche chi sia ‘sto Fibra de cauciù che si dichiara non omofobo (mah, vi pare che uno che si chiama Fabri Fibra il cui nome sembra che faccia il verso a Brigit Bardò, sia omofobo!) e neanche voglio approfondire la conoscenza, in fondo già ne conosco tanti di cafoni coati. Una cosa che mi fa riflettere è che Marco Mengoni ha deciso di rivolgersi alla giustizia perché questa dichiarazione lede la sua immagine. Ebbene sì, le ragazzine assatanate del suo giovine corpo non comprerebbero più cd! Però, voglio fare un preambolo: eterosessuale è il contrario di omosessuale. Fine preambolo. Se vado per strada e urlo al primo che passa: “ah eterosessualeeeee” questo neanche si gira. In fondo sto solo dicendo che a quella persona piace l’altro sesso. Ma se per caso urlo “ah omosessuale” sicuramente la cosa finir!ebbe che devo scappare a velocità curvatura verso nuovi mondi per avere la pelle salva. Sarò forse utopista, ma in fondo dicendo che Marco Mengoni è gay, si sta solo mettendo in luce una sua qualità… ripeto: QUALITA’ perché dovrebbe essere un insulto? Vah beh, sì, sto su un altro pianeta! Un saluto venusiano a tutti!

domenica 20 giugno 2010

Le frociarole!


Penso che ci sia un senso comune da parte degli etero sui ghei. Almeno credo, perché non essendo etero non mi sogno di dire “capisco”. Non so se avete mai notato come, ad esempio, ci sono persone che mentre tu sei morto di fame e non hai i soldi per pagare le bollette, loro girano con il ferrarino e buttano soldi al vento come Evita Peron dal treno e parlandogli dei tuoi problemi economici loro rispondono “capisco”! Ma “capisco” cosa?!?!? Vah beh, ritorniamo all’inizio: molti etero pensano che i ghei siano delle donne mancante. Se poi gli parli del fatto che esistono i ghei solo attivi, ti rispondono che o sono delle persone lussuriose o, peggio ancora, che sono bisex. In effetti, se uno ci riflette sopra trova subito un perché a questa cosa. Mettiamo il caso di un ragazzo etero. Questo torna a casa stanco dal lavoro, si sloga il polso nel aprire la cena da riscaldare (o peggio la scatoletta di tonno se è uno di quei palestrati tutto dieta proteica) e ha solo la forza di pigiare sul tasto on del telecomando della tele. Molto probabilmente la prima cosa che gli rimbalza sulla faccia è Platinet che fa la maschiona con le sue parrucche e unghie laccate ad Amici (che è un po’ la tana del lupo, volendo). In questo stato comatoso mi pare pure logico che il nostro ragazzotto etero concluda che Platinet è ghei e i ghei sono come Platinet (con tanto di cappello a lei/lui per quello che fa!). In realtà si sa che i maschi sono in genere “rupestri”, distaccati e si interessano solo alle cose che più gli piacciono. Sono le ragazze che mi stupiscono! Per intenderci quelle ragazze che si reputano e autodefiniscono frociarole (ho notato che su wikizionario non c’è una voce e allora l’ho creata io! L’ho messa in fondo a questo post!). Queste ragazze, se vivono a Roma, passano ogni fine settimana invernale al circolo/alpheus o l’intera estate al Gayvillage a divertirsi senza avere problemi di ragazzi stile colla vinilica e pensano che i ghei sono simpatici, divertenti, sensibili e che esse stesse sono troppo alla moda perché hanno un amico ghei. Ti parlano del fatto che non beccano una briciola di ragazzo da mesi e tu da bravo amico ghei rispondi che gli uomini sono tutti stronzi mentre pensi “ per forza, frequenti solo ghei!?!? È matematicamente impossibile trovare un ragazzo etero!”. Eh sì, i ghei capiscono le ragazze e le frociarole capiscono i ghei! Loro, le frociarole, sono così vicine a te amico ghei, ma talmente così vicino che ti capiscono a tal punto che sono le prime a parlarti come un’altra donna! Ecco il concetto è proprio questo: io che sono ghei, sono un uomo a cui piacciono gli altri uomini, a cui anche a quest'ultimo piacciono gli uomini (lo specifico giusto per sfatare il mito del ghei che devia gli etero!) ed è per questo che non capisco le frociarole che ti trattano come uno di loro! Cioè, manca poco che ti chiedano se hai un tampax nella borsetta anche se sei uno di quei ghei senza borsetta e attivo. Ma si sa, in quest’ultimo caso saresti un bisex, ovvero un etero lussiorioso che magari potrebbe anche cascare nella trappola ee essere deviarto all’eterosessualità! Capisco!

PS: La Cuccarini era d'obbligo per un argomento quale le frociarole!

Frociarola (http://it.wiktionary.org/wiki/frociarola):

Femminile singolare (plurale frociarole). Una frociarola è uno stereotipo di ragazza che frequenta amici gay maschi. E' possibile osservare un soggetto forciarola in discoteche gay (ma non nei party esclusivamente maschili). E' attorniata da amici gay con cui balla anche in modo molto sensuale, libera da ogni inibizione sessuale, in quanto l'amico gay non è sessualmente attratta da lei. In genere sono ragazze che non hanno un fidanzato. Quando riescono a trovarlo dismettono il ruolo di frociarola poiché molto spesso è incompatibile con il ruolo di fidanzata, in quanto l’uomo etero pensa che l’uomo gay è pur sempre un uomo e ha pulsioni sessuali in ogni caso oppure all’uomo etero fanno schifo gli uomini gay. Il termine equivalente in inglese è Fag Hag

giovedì 10 giugno 2010

Il gatto che si morde la coda

Due ore perse per riorganizzare il mio CV in vista di nuova partecipazione a concorso super blindato. Mentre il CV cresce letteralmente di peso (il che significa che per inviarlo non potrò più utilizzare la raccomandata ma il pacco postale) comincia ad affiorare un nuovo pericolo: da “troppo alle prime armi, le possiamo offrire uno stage senza stipendio, proprio per farle un piacere” a “troppo specializzato, lei ci costerebbe troppo”!. Ironia? No, è la verità! Oramai l’epoca degli stages senza rimborso spese è finita (cioè, io mi rifiuto, preferisco stare a casa a non fare le pulizie preso dalla depressione della disoccupazione e prendermi i rimproveri di P.!). Allora uno si butta sui concorsi pubblici. Che te lo dico a fare, se ad un concorso per 40 posti si sono presentati in 16000, uno veramente si dice “meglio fare un giretto a Lourdes!”. Questa volta il mio CV l’ho preparato per partecipare ad un concorso pubblico con UN UNICO POSTO! Mi chiedo chi me lo fa fare, se nelle caratteristiche del concorso ci sono dei requisiti talmente particolari che manca solo il nome e cognome di chi è già il candidato ideale! Verrebbe spontaneo da dire: “Stamo in Italia!”. A me verrebbe spontaneo da dire: “ma non famo prima ad abolire ‘sti concorsi da disperati?”.
I concorsi riservano sorprese: sono riuscito a fare amicizia con le persone più strampalate, malgrado di fatto eravamo in competizione. La parte più interessante del concorso sono le prove! Prima di tutto, la gran parte della gente viene dal sud, e ti senti vampate di lingua incomprensibile a destra e manca. Secondo, alcuni, per risparmiare, fanno un proprio e vero viaggio della disperazione e partono la notte prima per stare belli stanchi e distrutti al concorso! Certo, se penso che io non vado a fare colloqui in posti troppo lontani da casa mia ma sempre nella stessa città, dovrei sentirmi proprio un essere insignificante… vah beh, ma io sono gay, e devo essere per forza scic e arrivare al lavoro tutto profumato! Se il lavoro sta dall’altra parte della città arriverei trafelato e con le ascelle pezzate! Sempre in fase di concorso, dove ovviamente è vietato copiare, tutti si presentano anche in estate incalzante con pantaloni con tasconi, maglia larga che nasconde una specie di pancera multitasche (che credo che sia caldissima!) e altri arnesi vari. E’ un organizzazione sofisticata da far impallidire lo studente alle prese con la maturità! Solo io dico una cosa: posso capire lo studente che quando si fa beccare ne inventa di tutti i colori, ma gli adulti che stanno lì a giustificarsi e arrivano alle lacrime singhiozzanti scuse se vengono cacciati proprio no! Un minimo di decoro! Ok, tutti siamo disperati, e senza lavoro si può essere ancora più disperati, però a tutto c’è un limite. Chissà se una scena lacrimevole potrebbe essere più efficace del mio approccio ai concorsi, ovvero “ad oltranza”! Prima o poi qualcuno si dovrà sbagliare e dovrà assumermi! Credo che farò prima a trovare qualcuno che mi raccomandi, ma per fare questo, bisogna essere già raccomandati a chi deve raccomandarti! Oddio il gatto che si morde la coda!