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giovedì 29 luglio 2010

Brotherhood - Fratellanza


Ieri sono riuscito ad andare a vedere Brotherhood. Dentro di me, mi sono detto “finalmente”, visto che molte persone che l’avevano visto mi hanno detto che “ti apre la mente”. Quindi, devo dire, che ero carico di aspettative. Io e P., siamo andati al cinema Eden con un nostro amico, A., il quale scrive recensioni in anteprima per il cinema. Neanche ve lo sto qui a dire, in sala non eravamo gli unici ghei, anzi a pensarci bene, eravamo tutti ghei, proprio tutti (ad esclusione di due lesbiche!). Allora, vi faccio un riassunto delle mie impressioni:
1) Ok, posso capire che è un film indipendente e a basso baget, ma almeno uno, e dico uno, attore capace di recitare e soprattutto che sia guardabile, potevano metterlo! Un 10 allo sforzo dei doppiatori che hanno cercato di dare enfasi alla recitazione.
2) La storia, credo che l’abbia scritta un adolescente. Troppo banale. Se fosse stato un dvd non l’avrei visto neanche a 2x, almeno a 32x! Voglio dire, ne la corazzata Potëmkin c’è più azione!
3) I dialoghi: dico, ma vogliamo scherzare? Erano gli stessi dialoghi de l’ispettore Derrik degli anni ‘80! Non si possono fare delle battute assolutamente non divertenti e tutti gli attori ridono! Forse ero ad un film surreale e non me ne sono reso conto!?
4) Non definite la regia di Brotherhood artistica, perché non lo era! Credo che non avessero i soldi per un carrello! E poi sti primi piani sfocati, ma che me stanno a rappresentà!
5) La battuta clu del film è “che cosa stai facendo!”
Ecco, vi dico che il mio voto è 3 ad essere buoni (da notare che gli hanno dato anche il Marcaurelio d’oro!). Ciononostante, voglio tirare una conclusione e non fare nullo il tempo che ho passato al cinema. (PS: Se andate a vedere il film, meglio non leggere!). Nel film si passa da una fratellanza che si forma a una che si distrugge. La fratellanza tra due veri fratelli, dove il più forte Jimmy cura il più debole, Patrick; l’unione di Lars alla fratellanza neonazista per fuggire dal sistema che sente troppo stretto; fratellanza virile tra Lars e Jimmy; la distruzione di fratellanza tra Jimmy e Patrick, quando quest’ultimo capisce l’altarino tra il fratello e Lars; l’esclusione dalla fratellanza neonazista di Jimmy e Lars; e, il colpo di scena, due membri della stessa fratellanza (ignari di esserlo) che cercano di uccidersi. Almeno alla fine, Patrick entra a far parte della fratellanza neonazista, contento lui! Credo che la morale sia che la vera fratellanza è quella in cui puoi essere quello che vuoi, e il legame è più forte di quanto può essere forte un legame con un fratello vero…. Oppure che se vai a picchià i ghei, magari questi te la potrebbe pure far pagare? Il finale political incorectli è la cosa più interessante.

lunedì 15 marzo 2010

Mine vaganti


Ieri sera sono andato a vedere Mine Vacanti (finalmente!) in centro con P. e altri amici (tra cui D. della rubrica “le frasi di D.). Premetto che il cinema era pieno stracolmo! Il 50% era ovviamente gay che nei film di Ozpetek si vede, rivede e stravede sempre, qualsiasi cosa narri la storia! Il restante 30% era composto da radical scic che ha amici gay e pensa di comprendere i gay e che sono persone “normali”. Il 20% restante, non so, mi figuro che siano simpatizzanti gay con la famiglia a carico che invece vorrebbero essere gay veri e propri ma si trovano incastrati in un mondo che non gli appartiene. Si riconoscono dalle lacrime che trattengono malgrado tutti gli altri ridono a crepapelle per le battute del film. Parentesi a parte, il film è stato troppo bello, anche se devo dire che mi serve rivederlo, perché sono uscito con la convinzione che mi sia sfuggito qualcosa. La storia narra di Tommaso che ritorna a casa per fare un grande annuncio: è gay. Ma c’è un colpo di scena che non vi sto a raccontare per non rovinarvi il film.
F., un mio amico, che ha lavorato con Scamy (Scamarcio) in altri film, diceva che nel recitare non lo vedeva a suo agio. Preziosi è davvero figo e recita benino, ma il più bravo è Pecci. Quando fa il gay che cerca di fare l’etero è troppo divertente! 10 e lode a Pecci. Anche i personaggi femminili sono molto azzeccati. Lunetta Savino è mitica anche se io mi sono immedesimato in Elena Sofia Ricci (!), ovvero quella che sa tutto, fa finta di niente e fa quello che vuole! Beh si, sono mostruoso, l’ammetto! Sob! Ennio Fantastichino, nel ruolo del padre è stato magnifico per me (forse mi ricordava il mio? Noooo niente psicologia spicciola!). Questa non è una recensione, ma un elogio! Proprio non riesco a vederci lati negativi. Ma vuoi la compagnia, vuoi la leggerezza della sera, io mi son divertito tanto (credo che anche il pubblico si sia accorto di questo perché ridevo come una iena davanti ad una mandria di buoi morti!).
Voglio fare un unico pensiero su questo film: mi piacerebbe che l’amore e il perdono vincessero sempre e che dire “ti amo” alla persona che ami fosse la cosa più semplice. Un padre e un figlio si dovrebbero amare comunque e sempre.

lunedì 15 febbraio 2010

Amabili resti



Ieri sera cinema: Amabili resti! La quattordicenne Susie Salmon viene uccisa dal suo vicino di casa e da morta (più o meno visibile ai vivi e in qualche caso anche "palpabile") narra la sua storia e quella della sua famiglia prima e dopo la morte. Amabili resti sono gli sprazzi di ricordi che restano ai vivi e da cui i morti faticosamente si riescono a distaccare incastonati in un cielo tutto personale con la voglia di dimenticare e di vendetta che si alternano. Già, l’odio e i sentimenti di vendetta rimangono anche dopo la morte nella terra di passaggio (che cavolo!).
Il film ha una trama originale e un finale del tutto imprevedibile (un po’ troppo political correctli, almeno per me, che stavo lì con l’intestino contorto per la rabbia che il killer mi faceva). A tratti mi sembrava un triller, ma questo aspetto non decolla mai, facendo vivere l’aspetto più drammatico della morte e della forza di chi resta che cerca di reagire alla vita! Susan Sarandon è STRE-PI-TO-SA! Alcolizzata, sempre con la sigaretta accesa, mitica acconciatura cotonata anni 70, incapace di fare una lavatrice e che dispensa consigli da nonna …35enne! Effetti speciali bellissimi (P. me lo diceva durante il film, ma io non gli rispondevo!). M. piangeva a rubinetti aperti! La protagonista è Saoirse Ronan, anche protagonista di Amber. Per tutto il film ho insistito con testardaggine con P. dicendo che era Greis di “La Tata”… ovviamente avevo torto marcio, ma mi ero innervosito! Uff!