lunedì 15 marzo 2010

Mine vaganti


Ieri sera sono andato a vedere Mine Vacanti (finalmente!) in centro con P. e altri amici (tra cui D. della rubrica “le frasi di D.). Premetto che il cinema era pieno stracolmo! Il 50% era ovviamente gay che nei film di Ozpetek si vede, rivede e stravede sempre, qualsiasi cosa narri la storia! Il restante 30% era composto da radical scic che ha amici gay e pensa di comprendere i gay e che sono persone “normali”. Il 20% restante, non so, mi figuro che siano simpatizzanti gay con la famiglia a carico che invece vorrebbero essere gay veri e propri ma si trovano incastrati in un mondo che non gli appartiene. Si riconoscono dalle lacrime che trattengono malgrado tutti gli altri ridono a crepapelle per le battute del film. Parentesi a parte, il film è stato troppo bello, anche se devo dire che mi serve rivederlo, perché sono uscito con la convinzione che mi sia sfuggito qualcosa. La storia narra di Tommaso che ritorna a casa per fare un grande annuncio: è gay. Ma c’è un colpo di scena che non vi sto a raccontare per non rovinarvi il film.
F., un mio amico, che ha lavorato con Scamy (Scamarcio) in altri film, diceva che nel recitare non lo vedeva a suo agio. Preziosi è davvero figo e recita benino, ma il più bravo è Pecci. Quando fa il gay che cerca di fare l’etero è troppo divertente! 10 e lode a Pecci. Anche i personaggi femminili sono molto azzeccati. Lunetta Savino è mitica anche se io mi sono immedesimato in Elena Sofia Ricci (!), ovvero quella che sa tutto, fa finta di niente e fa quello che vuole! Beh si, sono mostruoso, l’ammetto! Sob! Ennio Fantastichino, nel ruolo del padre è stato magnifico per me (forse mi ricordava il mio? Noooo niente psicologia spicciola!). Questa non è una recensione, ma un elogio! Proprio non riesco a vederci lati negativi. Ma vuoi la compagnia, vuoi la leggerezza della sera, io mi son divertito tanto (credo che anche il pubblico si sia accorto di questo perché ridevo come una iena davanti ad una mandria di buoi morti!).
Voglio fare un unico pensiero su questo film: mi piacerebbe che l’amore e il perdono vincessero sempre e che dire “ti amo” alla persona che ami fosse la cosa più semplice. Un padre e un figlio si dovrebbero amare comunque e sempre.

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