lunedì 15 febbraio 2010

Amabili resti



Ieri sera cinema: Amabili resti! La quattordicenne Susie Salmon viene uccisa dal suo vicino di casa e da morta (più o meno visibile ai vivi e in qualche caso anche "palpabile") narra la sua storia e quella della sua famiglia prima e dopo la morte. Amabili resti sono gli sprazzi di ricordi che restano ai vivi e da cui i morti faticosamente si riescono a distaccare incastonati in un cielo tutto personale con la voglia di dimenticare e di vendetta che si alternano. Già, l’odio e i sentimenti di vendetta rimangono anche dopo la morte nella terra di passaggio (che cavolo!).
Il film ha una trama originale e un finale del tutto imprevedibile (un po’ troppo political correctli, almeno per me, che stavo lì con l’intestino contorto per la rabbia che il killer mi faceva). A tratti mi sembrava un triller, ma questo aspetto non decolla mai, facendo vivere l’aspetto più drammatico della morte e della forza di chi resta che cerca di reagire alla vita! Susan Sarandon è STRE-PI-TO-SA! Alcolizzata, sempre con la sigaretta accesa, mitica acconciatura cotonata anni 70, incapace di fare una lavatrice e che dispensa consigli da nonna …35enne! Effetti speciali bellissimi (P. me lo diceva durante il film, ma io non gli rispondevo!). M. piangeva a rubinetti aperti! La protagonista è Saoirse Ronan, anche protagonista di Amber. Per tutto il film ho insistito con testardaggine con P. dicendo che era Greis di “La Tata”… ovviamente avevo torto marcio, ma mi ero innervosito! Uff!

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