domenica 7 marzo 2010

L'ultimo Sanremo del millennio


Ieri sera, dopo aperitivo/compleanno alla Balduina (“che zona scic, quasi quasi cerco casa qui”, ho pensato, prima che controllassi i prezzi!) io e P. ci siamo letteralmente catapultati a teatro! Avevo letto a proposito di una commedia gay (PS: questo aggettivo è un po’ usato come esca per fare andare dei gay a vedere tutto ciò cha ha qualcosa di gay) che mi sembrava interessante. Teatro dell’orologio (per chi non lo sapesse, sta a piazza dell’Orologio, e che fantasia!). Su internet avevo letto che costava 10 euro, invece erano 15 euro (!), 13 di biglietto + due di tessera: decisamente troppo per una compagnia sconosciuta e per un teatro che quando guardi gli attori devi fare slalom tra la teste di chi ti sta avanti e beccarti le imprecazioni di chi ti sta dietro! La commedia si chiama “L’ultimo Sanremo del millennio” e parla di gay guariti, ma non troppo, che si riuniscono per la finale di Sanremo del ’99 (non c’è cosa più gay!). Tra un gay che fa l’attore etero porno (con problemi di erezione!), la suora straniera sadomaso, la padrona di casa vogliosa di uomini ma attorniata di gay, un quasi suicidio davvero inspiegabile, un professore matto e tante (troppe) macchiette gay la commedia va avanti con interessanti risvolti (oserei dire che ho trovato due tre cose geniali!) ma, come ogni commedia che si dà l’aggettivo gay, deve essere (purtroppo) tutto favoloso e troppo sulle righe! Io sarò anche prevenuto, ma c’erano tutti i cliscié dei gay! se non fossero stati spudoratamente gay gli attori (non tutti però), avrei detto che era il banale modo degli etero di vedere i gay! Mah! Ve la consiglio? Se vi volete fare due risate senza nessun altra analisi, sì.

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