mercoledì 31 marzo 2010

Matteo B. Bianchi vs Insy Loan




Che dire: la forma mentis scolastica insorge in me quasi come un vomitare imprevisto! Ho letto due libri, e pensa che ti ripensa, mi viene di paragonarli, un po’ come quando a scuola ho fatto una relazione sulle poesie "La pioggia nel Pineto"di D'Annunzio e "Piove"di Montale… credo di non aver neanche letto le poesie, mi è bastato scopiazzare le critiche (a valanghe!). E’ strano come critici letterari hanno tonnellate di argomentazioni su qualcosa che certe volte appare con un soggetto di un film la cui sceneggiatura ha battute diverse… ma sicuramente sono le battute, ovvero come le cose vengono dette, che fanno del soggetto la sua bellezza. Altri dicono che è semplicemente un'idea rubata. Comunque a parte sproloqui e deliri vari, ho appena finito di leggere due libri: “Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà” di Insy Loan e “Generations of love” di Matteo B. Bianchi. I due libri sono accomunati dalla tematica: si parla della vita di due ragazzi gei in forma autobiografica. Dove finisce la vita dell’autore e inizia il personaggio non si sa (o almeno io non ho voluto indagare). Matteo B. Bianchi è un ragazzo nato e cresciuto in un minuscolo paese nell’interland di Milano (e da dove non se ne va) mentre Insy Loan viene da Chieti e si trasferisce/scappa a Roma all’età di 19 anni per iniziare l’università (mai finita). I due romanzi sono ben scritti e scorrevoli, anche se la scrittura di Insy Loan mi è scivolata veramente veloce con il suo modo di narrare da cartone animato che mi ha fatto ridere molto come non mi capitava da molto leggendo un libro. Devo dire che il romanzo di Matteo B. Bianchi è più universalmente comprensibile (mentre se non sei romano o non vivi a Roma, Insy Loan diventa ostrogoto) e per certi versi mi sono anche identificato. Sì, “Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà” fa molto ridere, ma alla lunga diventa “un po’ noiosetto”! Dopo un po’ ti scocci di leggere le cose che senti a destra e manca e luoghi comuni dei gei detti dai gei stessi! In questo Insy Loan è coerente fino alla fine. Infatti, benché alla ricerca dell’amore (e per un po’ lo trova pure), dopo varie peripezie (anche al limite del credibile), Insy si ritrova da solo e forse anche contento (!) così si può dedicare al suo fine ultimo: essere la più puttana della città (tanto glielo dicono pure in faccia!). Matteo B. Bianchi ama più il finale political cerrectli: l’amore trionfa. Tra i due non so chi sia più sprovveduto, se Insy, che si fa appiccicare un ciuin gam ar culo in un impeto di un conilingus, o Matteo, che si fidanza per due anni con un etero con cui non fa sesso! Sta di fatto che tra i due libri ci sono circa 20 anni, e il modo di fare dei gei è cambiato tanto (come il mondo, del resto!). “Generations of love” mi ha colpito, perché, per me che vengo dal paesello, gli anni 80 di Matteo sono stati i miei anni 90 (tranne per i venili che erano già un passato remoto! io ascoltavo in cd dei Take That). D’altra parte come Insy, anche io sono andato via dal paesello per vivere a Roma (che amo e che mi fa sognare), ma non per questo ho l’ambizione di dare il benvenuto a tutte le niu entri del mondo gei! Per i più nostalgici, leggete Matteo B. Bianchi, per quelli con la risata da sciampista, abbandonatevi a Insy Loan! Quale è piaciuto a me? In “Generations of love” ci sono troppe cose che mi ricordano il mio passato, certo non ha i glitter di “Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà”, ma mi ha regalato piacevoli ricordi di una generazione passata. Insy, mi sei piaciuto tanto anche tu, ma a furia di stare tutto il giorno in piedi a fare la sciampista mi sono venute le vene varicose!

2 commenti:

  1. "Generation of love" rimane uno dei miei libri preferiti, letto e riletto avariate volte.
    ti consiglio anche il secondo di Bianchi "Fermati tanto così". Non è a tema ghei ma intenso e struggente, fa venire la pelle d'oca...

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  2. pelle d'oca?! interessante! lo leggerò e ti dirò!

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