venerdì 12 febbraio 2010

Cade la neve a Roma




No! Nevica a Roma! Dopo cinque minuti di romanticismo a guardare la neve dalla finestra dopo il risveglio, come in un film in cui una visione ti investe come un treno, ho visto: traffico all’ennesima potenza, possibilità di cadere con lo scooter e freddo… meno male che c’ho preso solo con l’ultimo punto!
Io proprio non sono un amante della neve! Cioè, praticamente quando ce n’è troppa, è tutto bloccato e fa troppo (troppo!) freddo per i miei gusti! E poi ancora ho il trauma di una gita sulla neve fatta con gli amici quando ero adolescente! Anni 90: mi viene proposto di andare sulla neve per un giorno con un viaggio organizzato con tanto di autobus pieno zeppo di disperati (che non potevano permettersi la settimana bianca) e stornelli e canzoni di Battisti accompagnati dalla chitarra del chitarrista disperato e sognatore tipico degli anni 90 (meno male che poi sono arrivati gli mp3!). Io ero più disperato degli altri (evidentemente!) perché non avevo il vestiario adatto per andare (come se per un giorno servisse una tenuta da sci, quando ovviamente non avremmo mai presso lo ski pass o sciato veramente, ma comunque mi avevano convinto che servisse un vestiario adatto). Prima che dicessi un secco “no!”, una mia zia mi dice: “non ti preoccupare, ho tutto io”. Che ve lo sto a di’, ovviamente c’era la sola (voglio pensare che lei fosse in buona fede!). Mi presento la mattina all’autobus con il mio zainetto invicta riempito da mia madre di panini vari ad altissimo contenuto di grassi, con dei pantaloni tipo fusò molto spessi a zampa di elefante, calzamaglia 100000 denari, scarpe da tracchino e il resto credo di averlo rimosso! La sola? Che i vestiti erano di mio zio quando negli anni 70 andava a sciare! Non vi dico le esclamazioni “ma che ti sei messo” con tanto di risatina! Non ricordo neanche di essermi vergognato della cosa nella mia ingenuità, forse quel giorno mi sono pure divertito! Ora mi chiedo: ma con chi sono andato a quella gita?!?! Il trauma forse non è tanto il fatto che oggi mi ricordo ancora di quelle risatine per il mio abbigliamento da neve e le interpreto con il giusto significato (ovvero: le persone con cui andavo in gita erano dei "poracci" anni 90), ma piuttosto aver completamente rimosso dalla mia memoria i miei compagni di viaggio (i "poracci" intrappolati nei miei anni 90!).
Buona nevicata romana!

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